La camera incantata

C. Carrà: “La camera incantata” 1917 olio su tela Pinacoteca di Brera

Carlo Carrà è un artista piemontese che ha studiato a Londra e a Parigi, ma è all’ Accademia di Brera che ha imparato una tecnica pittorica perfetta. In questo quadro di Carlo Carrà, si nota subito un manichino che rappresenta la madre, morta quando lui aveva nove anni; lavorava come sarta.
Accanto al manichino vi è un cilindro di cuoio con sopra un parrucchino, che rappresenta il padre, che in effetti lavorava come calzolaio. Infine Carrà disegna un set da pesca che rappresenta l’ hobby della famiglia.
Inoltre sono raffigurate molte forme geometriche. I colori sono caldi e freddi. La luce è diffusa, infatti, illumina a tratti tutta la stanza.
Dietro tutto vi è, un po’ nascosta, una porta buia, di cui Carrà ha molta paura poiché rappresenta la guerra. Carrà era favorevole alla guerra e vi partecipò, ma la morte di alcuni suoi compagni e gli orrori che aveva visto gli causarono tristezza. La realizzazione di alcune tele sono il risultato della “cura” che gli fu consigliata per esprimere il suo dolore e disagio.

L’ AMATA DELL’ INGEGNERE

Questo quadro intenso e coinvolgente chiude per Carlo Carrà il periodo della pittura metafisica, di cui fu uno dei più famosi esponenti, insieme a Giorgio de Chirico. Questo dipinto è collocato alla Collezione Peggy Guggenheim (museo di New York) sezione di Venezia. È un olio su tela ed è stato realizzato nel 1921.
La scultura rappresenta la testa dell’ amata da Carlo Carrà. Questa statua simboleggia l’ enigma tema caro ai metafisici. Il collo è straordinariamente lungo. Sono presenti colori caldi e freddi. La luce è laterale, infatti, proviene dalla nostra destra. Molto probabilmente, la squadra gialla e il compasso bianco rappresentano la professione dell’ ingegnere e la testa in gesso la sua amata. Ogni spiegazione non fa che impoverire il mistero riccamente evocativo del dipinto. Lo scopo della pittura metafisica, infatti, consisteva nel far sì che gli oggetti ordinari trascendessero la realtà ed inducessero un nuovo e più profondo stato di consapevolezza.