Il Romanticismo

Nei primi anni dell’ ottocento si diffonde in Europa il Romanticismo. Questo movimento approfondisce creatività e sentimento in opposizione agli schematismi e alla ragione del Neoclassicismo. Gli artisti romantici italiani valorizzano: emotività, sentimenti, sensibilità. L’ Inghilterra mette al primo posto il paesaggio quale protagonista assoluto. Gli artisti tedeschi sottolineano l’ importanza della contemplazione del paesaggio. La Francia e la Spagna sottolineano gli stati d’ animo di fronte a fatti di cronaca. Per quanto riguarda la tecnica l’ arte romantica utilizza più sfumature.

IL BACIO

Francesco Hayez: “Il bacio” XIX sec. olio su tela Pinacoteca di Brera

Questo dipinto del veneto Francesco Hayez mette in luce il sentimento. L’ aperta dichiarazione dei sentimenti è una delle caratteristiche espressive del Romanticismo. Tuttavia osservando con attenzione i costumi dei due giovani, soprattutto quelli del ragazzo con calzamaglia rossa, scarpe appuntite, pugnale, ci si accorge che la scena non si svolge all’ epoca dell’ artista, ma è ambientata nel Medioevo. Hayez sente la necessità di interporre fra il soggetto dell’opera e il pubblico il filtro della storia, in questo modo è possibile mettere in scena i sentimenti.

DESCRIZIONE

Il soggetto rappresentato è un soldato nell’ atto di baciare la sua fidanzata. Il dipinto è stato realizzato in occasione dell’ alleanza del 1858 fra Italia e Francia contro l’ Austria per la guerra d’ Indipendenza. Infatti i colori del dipinto sono tipici della bandiera francese: tonalità di blu, rosso, bianco. La posizione del ragazzo comunica ansia poichè è pronto per la fuga. La posizione della ragazza comunica serenità.

Composizione: i due protagonisti sono inquadrati in uno spazio architettonico: ingresso, colonnina allungata in stile gotico, finestra bifora accennata in alto. Il dipinto è realizzato seguendo i principi della prospettiva geometrica: se tracciamo le linee dai gradini queste finiscono su dei punti che formano una linea verticale nel vestito prezioso della ragazza. Le due figure sono racchiuse in una piramide.

Colori: L’ abito azzurro contrasto con il rosso acceso dona una piacevole armonia alla scena. Il freddo della pietra esalta il sentimento dei due fidanzati. Colori acromatici: bianco, nero. Colori primari: azzurro, rosso. Terziari: marrone. Colori freddi: grigio, azzurro, bianco, nero. Colori caldi: rosso, marrone.

Luce: la luce proviene dall’ alto e dalla nostra destra.

RITRATTO DELL’ ATTRICE ANTONIA DE ZARATE

Goya: “L’ attrice Antonia de Zarate” XIX sec. olio su tela Ermitage di S. Pietroburgo

L’ opera di Francisco Goya chiude il ‘700 aprendo una nuova trionfale pagina per l’ arte ottocentesca, sulla quale lascerà un’ impronta indelebile. Goya è ai primordi del romanticismo. Questa tela, collocata nel museo più importante della Russia, rivela il lato più sereno della sua pittura. L’ attrice madrilena Antonia de Zarate fa parte della schiera di Goya. La sua immagine risalta dal fondo. Il volto è rappresentato in posizione centrale. La luce è frontale. I colori sono sfumati. Nei suoi grandi occhi tristi si legge una malinconia sognante.

FUCILAZIONE DEL 3 MAGGIO 1808

Goya: “La fucilazione del 3 Maggio 1808” olio su tela 1814 Museo del Prado Madrid

Il dipinto rappresenta l’insurrezione francese contro la Spagna. Il 3 maggio 1808 raffigura il momento immediatamente successivo alla rivolta e si focalizza su due gruppi di uomini: il plotone di esecuzione, sulla destra, i condannati sulla sinistra. I carnefici e le vittime si fronteggiano bruscamente in uno spazio ristrettissimo. Una grande lanterna ai piedi dei soldati getta luce sulla scena, sottolineandone la drammaticità: viene illuminato soprattutto il gruppo di vittime, fra cui figura anche un monaco in preghiera (a enfatizzare il fallimento della Chiesa). Il protagonista della scena, tuttavia, è la vittima centrale, che leva le braccia al cielo in attesa del colpo mortale. Sembra agonizzare ancor prima di essere raggiunta dalla pallottola. Il suo volto, dai tipici tratti ispanici, rivela un sentimento sospeso tra coraggio, rabbia, terrore e incredulità. Il suo vestiario bianco e giallo, oltre a richiamare i colori della lanterna, suggerisce inoltre che si tratta di un semplice bracciante. I colori sono prevalentemente scuri. La luce artificiale proviene dalla lanterna.

Ecco invece i tumultuosi comportamenti degli altri condannati, che simboleggiano i sentimenti del popolo:

  1. Un uomo che inveisce con il pugno rappresenta la rabbia del popolo.
  2. Un altro uomo s’inchina verso terra, con sconforto, rappresenta coloro che si sono arresi.
  3. Un altro ancora si copre il volto con le mani, in riferimento alla vergogna.
  4. Ed infine colui che guarda con orgoglioso disprezzo i carnefici in uniforme, simboleggia un sentimento di odio.

Goya dà vita a una vera e propria «macchina di distruzione», rigida, violenta e disumana, che sembra quasi esser composta da anonimi automi programmati per uccidere. Senza interferire con l’intensità dell’evento, inoltre, sullo sfondo si profilano un colle ed il paesaggio di Madrid.

LA ZATTERA DELLA MEDUSA

Gericault: “La zattera della Medusa” 1818 olio su tela Musée du Louvre

Il dipinto di Theodore Gericault descrive gli avvenimenti successivi al naufragio della nave francese Medusa, avvenuto nel 1816 davanti alle coste africane a causa di negligenze e decisioni affrettate. Oltre 250 persone si salvarono grazie alle scialuppe, le rimanenti 150, la ciurma, dovettero essere imbarcate su una zattera di fortuna, lunga 20 metri e larga 7, e di queste soltanto 15 fecero ritorno a casa.

L’ opera, interamente originale, è in buono stato di conservazione. Tuttavia, a causa della sperimentazione dell’ autore con il bitume, una sostanza che cade rapidamente diventando una melassa nera non può essere rinnovata o restaurata.Quindi i dettagli nelle aree più grandi dell’opera sono difficilmente individuabili e sono andati persi nel tempo.

DESCRIZIONE

“La Zattera della Medusa” rappresenta il momento in cui, dopo tredici giorni alla deriva, i sopravvissuti scorgono una nave, la Argus, giungere dall’ orizzonte. Secondo una recensione dell’epoca, l’opera coglie «Il momento in cui la rovina della zattera può dirsi completa».

La zattera è popolata dai sopravvissuti al tragico incidente. Un vecchio in primo piano regge sulle ginocchia le spoglie del figlio deceduto, un altro irrompe in lacrime di frustrazione e sgomento. Un ammasso di corpi occupa la parte inferiore del dipinto, in attesa di essere trasportati via dalla corrente.

Gli uomini al centro, invece, hanno appena scorto l’ Argus e uno di loro, si erge su una botte vuota, sventolando freneticamente la sua maglietta nel tentativo di attirare l’attenzione della nave.

La composizione pittorica del quadro è costruita su due strutture piramidali.

L’ attenzione dell’ osservatore è dapprima catturata dal centro della tela, per poi seguire il flusso dei corpi dei sopravvissuti, inquadrati di schiena e tendenti verso destra.

L’ uomo anziano in primo piano rivolto verso di noi simboleggia un tragico stato d’animo.

TECNICA

La tavolozza di Géricault, composta da toni pallidi per i corpi dei naufraghi, colori fangosi e scuri per i loro vestiti, il mare e il cielo. Inoltre Gericault usa il rosso vermiglione, il bianco, giallo Napoli, quattro diversi tipi di ocra, due sfumature di terra di Siena, rosso carminio, blu, arancio e bitume. Nel complesso, il dipinto è dominato da una tonalità scura e tetra, affidata all’uso di pigmenti tendenti al marrone, che secondo l’autore erano efficaci nel suggerire il sentimento di dolore. All’orizzonte la Argus, la nave che trarrà in salvo i superstiti, è illuminata da una luce più chiara e questo fornisce all’intera scena una luminosità che rinvigorisce e accende l’occhio dello spettatore, altrimenti offuscato dai vari toni del marrone.

Gericault dipinse con pennelli molto piccoli e con colori a olio particolarmente viscosi, che si asciugavano in una notte, dandogli pochissimo tempo per effettuare modifiche. La tavolozza consiste in tonalità intense, fortemente espressive, per la maggior parte scure. Oltre ai colori, è presente anche del bitume, che fu una sorta di esperimento per il pittore, il quale lo adoperò per la consistenza sulla tela simile al velluto.