La geometrizzazione delle forme

P. Cézanne: “Giocatori di carte” 1895 olio su tela (Vari Musei)

La caratteristica di Paul Cézanne è la semplificazione delle forme. Ogni oggetto è racchiuso in forme geometriche. Il paesaggio è costruito con piani di colore.

“I giocatori di carte” è un dipinto di P. Cézanne che rappresenta due uomini in una osteria di paese mentre giocano a carte. Un giocatore è concentrato sulla scelta della carte da giocare. L’ altro giocatore aspetta la sua mossa. La bottiglia sulla quale cade la luce è l’ asse centrale della composizione. La bottiglia divide lo spazio in due zone simmetriche. Ogni forma è riconducibile ad un volume geometrico. Vi è il cappello racchiuso in una calotta sferica. L’ altro cappello è racchiuso in un cilindro. La finestra (secondo altri critici è uno specchio) è racchiusa in un rettangolo. Oltre la finestra si vede un paesaggio con alberi. Cézanne costruisce le figure della scena utilizzando una semplificazione geometrica. Anche i rapporti tra gli arti sono trasformati in schemi geometrici. Le braccia flesse dei giocatori infatti sono articolate a formare dei triangoli. L’ interesse principale di P. Cézanne è l’ analisi delle forme reali e la loro descrizione mediante semplificazione. La sua ricerca si definisce quindi Postimpressionista. Il suo metodo di lavoro è del tutto razionale. Cézanne infatti non è interessato alla narrazione di un evento o all’ espressione di uno stato d’ animo. Le pennellate sono ampie e regolari. Il modellato è quindi sintetico e sottolinea la semplificazione geometrica delle figure.

IL COLORE E LA LUCE

L’ impostazione cromatica del dipinto è equilibrata nell’ uso di colori caldi e freddi. La scena è divisa in due parti. Alla nostra destra i colori sono più caldi poichè illuminati dal giallo. Alla nostra sinistra i colori sono freddi: verde, viola, blu. Altri colori presenti in entrambe le aree i caldi: marrone e arancione. Il fondo, il tavolino, mani e volti, invece, sono colorati con toni di rosa, arancio e marrone. Tutto il dipinto è quindi articolato su di un principale contrasto di complementarietà che tende al blu e all’ arancione. I giocatori e il tavolino sono posti in evidenza da un contrasto di luminosità.

SPAZIO

Il tavolino dipinto in posizione centrale ha il compito di costruire lo spazio tridimensionale anche con una prospettiva minima. Nel costruire lo spazio sono da tenere anche in considerazione i rapporti luminosi di contrasto figura-sfondo.

LA COMPOSIZIONE E L’ INQUADRATURA

Il formato dell’ opera è quasi quadrato. Questa inquadratura agevola la disposizione di una simmetria centrale sull’ asse verticale. Lo sfondo infine è ritmato ordinatamente dai colori. Inoltre le figure assumono un aspetto monumentale grazie alla solidità della rappresentazione formale e alla sobrietà della composizione.

LA MONTAGNA DI S. VICTOIRE

P. Cézanne: “La Montagna di S. Victoire” XIX sec. olio su tela Musée d’ Orsay Parigi

La Montagna Sainte-Victoire è un soggetto dipinto più volte da Cézanne. Il paesaggio è stato ridotto progressivamente in forme geometriche semplici.

DESCRIZIONE

La pianura si estende in basso fino ai piedi della Montagna Sainte-Victoire in Provenza. In primo piano una fila di alberi coprono parzialmente il borgo. Si intravedono infatti piccole case dai tetti spioventi. Sull’ orizzonte si alza il monte rivolto verso destra.

LA STORIA DELL’ OPERA

Cézanne dipinse molte volte la montagna Sainte-Victoire. Osservandone, anche, la composizione geologica.

STILE

Paul Cézanne non è interessato all’ atmosfera impressionista. Infatti è il protagonista del post impressionismo. Inoltre recupera la forma attraverso una ricerca di progressiva semplificazione della figura. In questo dipinto i volumi sono scomposti in tasselli cromatici che messi accanto costruiscono l’ immagine. Cézanne utilizza, oltre che pennelli, anche spatole per creare campiture di colore più nette e geometriche.

IL COLORE E LA LUCE

Il primo piano è occupato da una fascia di vegetazione colorata di grigio e nero. Si osservano poi abitazioni e natura alternati con verde brillante e ocra. Questi due colori creano un contrasto. La prospettiva aerea induce un cambiamento dei toni in profondità. I colori diventano meno saturi fino al grigio ai piedi della Montagna. Il monte infine è interamente dipinto di azzurro, blu e viola lumeggiati con il bianco.

SPAZIO

La profondità è descritta attraverso la prospettiva di grandezza che riduce le dimensioni delle forme in profondità. Si coglie anche l’ utilizzo della prospettiva aerea che rende più azzurre le parti in lontananza come la Montagna.

LA COMPOSIZIONE E L’INQUADRATURA

L’ inquadratura del dipinto ha formato orizzontale e sottolinea l’ estensione del paesaggio antistante la montagna. La composizione è organizzata per fasce orizzontali. Dal primo piano si susseguono gli alberi, le case in primo piano e altre abitazioni in lontananza. La montagna crea un triangolo scaleno compositivo puntato verso destra.

APPROFONDIMENTI

Quindi Cézanne era molto interessato ad indagare i rapporti formali e gli oggetti del paesaggio. Per questo ha creato una scomposizione progressiva delle forme che lo ha portato a dipingere nature morte e paesaggi con figure umane semplificate e ridotte a forme geometriche. Il colore venne utilizzato per definire i volumi. Inoltre ha trascurato spesso il disegno a favore di campiture geometriche precise con le quali costruire i volumi semplici.

IL CANESTRO DI MELE

P. Cézanne: “Canestro di mele” XIX sec. olio su tela Art Institute (USA)

Nel dipinto di Paul Cézanne intitolato “Il canestro di mele” gli oggetti sono disposti su di un piano in legno. La frutta è raggruppata fuori e all’ interno di un grande cesto in vimini. Al centro del piano è poi disposta una bottiglia scura mentre a destra su di un piatto bianco e alcuni biscotti sono collocati in cinque strati. Le mele, inoltre, in primo piano sono appoggiate sopra ad un panno bianco. Il fondo infine è rappresentato da una superficie chiara.

STILE

Gli oggetti e i frutti della natura morta diventano forme geometriche semplici. In tal modo, semplificando la realtà, Cézanne crea un suo repertorio di segni iconici da poter utilizzare per condurre la sua ricerca artistica. Infatti, semplificando le forme della natura riesce ad azzerare anche lo spazio tridimensionale. Per Cézanne inoltre dipingere non voleva dire riprodurre realmente la scena osservata. Piuttosto il realismo è nel ricostruire il reale attraverso la composizione delle forme sulla superficie del dipinto.

IL COLORE E LA LUCE

Il tono cromatico predominante del dipinto è caldo. Infatti le tonalità principali sono l’ ocra, l’ arancione e rosso che si ritrovano sul piano e sulla frutta. Il contrasto si forma così, tra il primo piano e lo sfondo di intonazione più fredda e chiara.

SPAZIO

La natura morta rappresenta oggetti e frutta su di un piano e all’ interno di uno spazio chiuso. Il piano di legno che si intravede con punto di vista dall’ alto suggerisce la profondità. Secondo Cézanne non era importante ricostruire sulla tela l’ esatta resa tridimensionale.

LA COMPOSIZIONE E L’ INQUADRATURA

Il dipinto è rettangolare con uno sviluppo leggermente orizzontale per consentire all’ inquadratura di racchiudere l’ intera natura morta. Grande importanza riveste poi la verticale centrale sulla quale poggiano la bottiglia e il centro della tovaglia. L’ intera composizione inoltre è articolata attraverso l’ incastro di forme geometriche poste in equilibrio tra vuoti e pieni. Infatti lo spazio vuoto tra le figure inizia ad assumere valore compositivo.