Il Surrealismo

Il Surrealismo è un movimento artistico che sottolinea l’ inconscio valorizzando l’ irrazionalità. Infatti i surrealisti usano gli automatismi ossia una scrittura automatica sulla tela. Inoltre usano dipingere automaticamente, ossia, senza pensare. I surrealisti sembrano mettere sulla tela un sogno irrazionale dettato dall’ inconscio. Il surrealismo sceglie due stili: naturalistico o astratto. André Breton nel Manifesto sul Surrealismo scrive: “Io credo che in avvenire lo stato di sogno e lo stato di realtà si risolveranno in una specie di realtà assoluta”.

L’ ANGELO DI CASA

Max Ernst: “L’ angelo del focolare” 1937 olio su tela Fondazione Beyeler (Svizzera)

DESCRIZIONE  

Questo dipinto di Max Ernst è il trionfo del surrealismo. Ma il protagonista è tutto fuorché una creatura gentile. L’ opera è del 1937, lo stesso periodo in cui Picasso progetta Guernica. E come Guernica fu suggerita al suo autore dalle atrocità della guerra civile spagnola: «La dipinsi dopo una sconfitta dei repubblicani», dirà Ernst. Così come Picasso dipinse il suo quadro-manifesto dopo il bombardamento della città spagnola da parte dell’ aviazione nazista. Ma se il mediterraneo Picasso punta sulla pietas e narra lo strazio della popolazione, congelando poi l’ intera scena nel non-colore del bianco e nero, il tedesco Ernst sceglie di raffigurare la potenza distruttrice della guerra con una figura allegorica terrificante forse un condor. Quest’ ultimo simboleggia la figura mostruosa dell’ aviazione che vuole distruggere il nemico. Il rapace avanza con una marcia fragorosa, mulinando i suoi artigli e – par di sentirlo – stridendo orribilmente da quel becco. La luce è diffusa. Il tutto è in un trionfo di colori squillanti. Un mondo da incubo.

Inevitabile che André Breton, quando Ernst nel 1922 arrivò a Parigi, lo accogliesse nel suo gruppo e che, entusiasta di quel che portava con sé, giudicasse quei suoi lavori «fondamentali per la pittura surrealista». 

S. CECILIA

Questo dipinto, del 1923 ad olio collocato al Museo tedesco di Stoccarda, rappresenta un sogno mistico di Max Ernst. S. Cecilia suona il pianoforte all’ interno di una chiesa, mentre vola un rapace. Ovviamente questo sogno come gran parte dei sogni è abbastanza strano. Infatti S. Cecilia è rappresentata di profilo con una posa statuaria. Il rapace molto probabilmente è un usignolo famoso per il suo canto. In alto un filo con due portalampadine simboleggia il collegamento con l’ oltretomba. In fondo un paesaggio. I colori sono accesi. La luce è diffusa. Chi è S. Cecilia?

Santa Cecilia (II sec. – III sec.) è stata una nobile romana convertita al cristianesimo. Cecilia è la patrona della musica. Cecilia, nata da una nobile famiglia a Roma, sposò il nobile Valeriano. Si narra che il giorno delle nozze nella casa di Cecilia risuonassero musica e canti lieti. Confidato allo sposo il suo voto, egli si convertì al Cattolicesimo. Tornato nella propria casa, Valeriano vide Cecilia prostrata nella preghiera con un giovane: era l’ Angelo che da sempre vegliava su di lei. Insospettito, chiese una prova dell’ effettiva natura angelica di quel giovane, questi, allora, fece apparire due corone di fiori e le pose sul capo dei due sposi.