L’ interazione tra i colori

G. Seurat: “La Torre Eiffel” XIX sec. olio su tela Museo di S. Francisco

“La Torre Eiffel” è un dipinto di G. Seurat che rappresenta la solennità del monumento francese. La scena è simmetrica, infatti, la torre divide in due parti uguali la composizione. La luce è frontale. Prevalgono i complementari blu e arancione. La tridimensionalità è data dalla sovrapposizione di colore. La torre ha tutti i requisiti che colpiscono Seurat il quale la vedeva come il trionfo dell’architettura, dell’ingegneria e la glorificazione del verticalismo. Ad affascinare Seurat sono, appunto, la semplicità della struttura geometrica e la modernità.

IL PONTE DI COURBEVOIE

G. Seurat: “Il ponte di Courbevoie” XIX sec. Courtauld Gallery di Londra

Il dipinto raffigura la Senna. La struttura compositiva, che sembra essere cadenzata in un ritmo preciso ed immutabile, si colloca fra quelle in cui l’artista dedica il massimo dell’attenzione alla geometria prospettica. Su efficaci effetti di contrasto tra linee verticali e linee orizzontali, vengono contrapposte le diagonali della base della vela e dell’argine, le masse del fogliame, le curve dell’ albero in primo piano ed il paesaggio sullo sfondo, indefinito.

In primo piano vi è una linea diagonale creata dall’argine del fiume, mentre in lontananza un ponte segna l’orizzonte. La composizione è costruita con rigore geometrico basata sull’incrocio di linee verticali e orizzontali. Le figure sono sintetici profili. I rami serpeggianti di un albero sono usati per bilanciare l’andamento verticale della scena. Le forme distanti sono rese con poche file di puntini che delineano la barca. Seurat condivide con gli impressionisti l’interesse per i riflessi della luce nell’acqua. La vela è formata da una massa di puntini fittamente accostati, mentre nell’immagine riflessa sono sparsi e distanziati. In lontananza dei puntini sparsi delineano una barca con due persone. Il dipinto esprime staticità.

LA PARATA DEL CIRCO

G. Seurat: “La parata del circo” 1888 olio su tela Metropolitan Museum of Art (New York)

G. Seurat era affascinato dai lunapark e dai circhi. Questo dipinto rappresenta la parata del “Circo Corvi” alla fiera di Parigi. La parade è un numero eseguito vicino l’ingresso del circo per attirare il pubblico. Anche in questo dipinto Seurat dispone le figure entro una griglia di linee orizzontali e verticali formata da vari elementi della composizione. Gli elementi verticali sono tutti i personaggi, l’albero, la porta, le finestre, gli strumenti musicali. Elementi orizzontali: il piedistallo del musicista, i rami, la balconata del sipario, l’insieme di lampade. Elementi diagonali: rami, parte della struttura dietro il musicista principale.

L’illuminazione notturna da l’occasione a Seurat di sperimentare insolite armonie di colori. La tela è infatti dominata da puntini gialli, arancioni e blu. Di solito le armonie si ottengono con colori simili es: blu e azzurro oppure giallo e arancione ecc… La scena è divisa in tre livelli. In basso il pubblico. Al livello intermedio il musicista principale, accanto a lui un intrattenitore vestito di nero, ed il direttore del circo. In fondo i musicisti. L’ovale in fondo illumina i numeri del circo. La scena è simmetrica, infatti, il musicista divide in due parti uguali la scena. La luce proviene dall’alto. I colori sono complementari. I musicisti sembrano inanimati per la posa rigida e frontale e per le forme indefinite.