Il Puntinismo è un movimento artistico francese che ha una tecnica del tutto originale. I puntinisti, infatti, dipingono accostando il colore punto per punto. Il Pointillisme usava solo giallo, blu, rosso con i loro complementari viola, arancione, verde non mescolati, ma accostati tra loro. I colori accostati vengono come rafforzati dando una più forte luminosità. Inoltre se avviciniamo il rosso al blu si formerà il viola formato dal nostro occhio. Allo stesso modo se avviciniamo il giallo al blu si vedrà il verde. Infine se avviciniamo il giallo al rosso vedremo l’arancione.
LA TEORIA DEI COLORI
A Michel Eugène Chevreul autorevole chimico si devono i primi studi scientifici sull’interazione dei colori e la loro percezione da parte dell’occhio umano. Chevreul ha, anche, pubblicato il suo studio sulla luce e sui colori. Uno dei risultati è il cerchio cromatico dei colori complementari, che prende il suo nome. Inoltre è stato il primo a parlare di “contrasto simultaneo”, ovvero l’aumento di luminosità che si osserva quando due colori complementari vengono accostati.
Quando due colori opposti si accostano infatti, ciascuno viene percepito dall’occhio umano come più saturo, a causa di un fenomeno di “rafforzamento” che un colore opera sull’altro. Si tratta di un espediente molto utilizzato in pittura, dove i colori complementari (o opposti nel cerchio cromatico di Chevreul) vengono accostati in modo da renderli più saturi ossia più puri. Gli studi di Chevreul sono applicati in pittura da Georges Seurat e Paul Signac che nel 1885 diedero avvio al movimento artistico chiamato “puntinismo”.
In pratica, mescolando due pigmenti colorati, si ha una sintesi sottrattiva, per cui il risultato sarà sempre più scuro e meno saturo dei colori di partenza. Ma se i colori, soprattutto se perfettamente complementari, anzichè essere mescolati, vengono solo accostati, per un contrasto simultaneo si ha una sorta di sintesi additiva, con un aumento di saturazione e luminosità. Proprio come avviene in un dipinto puntinista!